Don Orione nacque a Pontecurone provincia di Alessandria il 23 giugno 1872,
spese tutta la sua vita nelle opere di carità per educare la gioventù , per
servire i poveri e per salvare anime col solo fine di unire la società al Papa quindi a Cristo.
Fondo’:
Figli della Divina Provvidenza
Le piccole suore Missionarie della Carità
Coninvolse i laici nello Spirito e nel progetto della Piccola opera della Divina
Provvidenza
Mori a Saremo il 2 marzo del 1940 fu beneficato il 26
ottobre 1980 e canonizzato il 16 maggio 2004 da Papa Giovanni Paolo II
Il suo motto: AVE MARIA E …. AVANTI
FARE DEL
BENE SEMPRE
FARE DEL BENE A TUTTI
DEL MALE
MAI A NESSUNO.
Giovanni Paolo II di lui dice :
San luigi Orione , una meravigliosa e geniale espressione
della carità cristiana, una delle personalità piu’ eminenti dello scorso secolo
per la sua fede cristiana apertamente vissuta. Ebbe la tempra e il cuore dell’Apostolo Paolo,
tenero e sensibile fino alle lacrime, infaticabile e coraggioso fino
all’ardimento, tenace e dinamico fino all’eroismo
Da un po’ di tempo grazie ad un mio grande amico Dario sono
venuta in possesso di un libricino che riguarda l’intervento di “ Don Orione a
Reggio Calabria nei giorni del Terremoto.
Come apprendiamo dalla storia le città di Reggio Calabria e Messina nel
dicembre 1908 sono state distrutte da un terribile terremoto – maremoto.
Nei giorni precedenti
alla sciagura nella città di Messina
erano apparse sui muri delle scritte che profanavano Gesu’ Cristo negando la sua esistenza ,
nacquero in quel tempo delle
parodie che tentavano Gesu’
chiedendo il terremoto e …. Con
impressionante puntualità alle ore 5:20 del 28 Dicembre inizia la prima scossa
di terremoto di poco piu’ di 30 secondi
ma del 10° grado della scala Mercalli associato ad un maremoto che
ritirate le acque fino ad un 200 metri dal litorale le rigetta in tre
successive ondate che raggiungono i 10 metri di altezza travolgendo Messina e l’antistante costa
calabra. Si contano 80.000 morti il 91% degli edifici rasi al suolo e resi
instabili e danni su più di 3.000 miliardi
In questo lapidario il direttore del settimanale “La
scintilla” commenta “ Gesu’ Cristo ha manifestato la sua esistenza” , è
ormai voce di popolo che in questo
periodo di tragico disastro si parli di
un castigo di Dio. La gente si demoralizza cadendo in sterili polemiche intanto
da lontano un sacerdote nonostante si
trovi lontano dall’epicentro si interessa di muoversi in aiuto e rappresentare
la manifestazione viva della benefica “mano di Dio”
Don Orione, appresa la notizia dai giornali, si pone degli
interrogativi: Quanti fossero i senza
tetto? Quanti i ragazzi rimasti orfani? Mosso dall’amore decide di intervenire,
A Noto infatti c’era la congregazione
che Dirigeva una colonia agricola
pertanto inizia a chiedere notizie sulla comunità religiosa ma questo
telegramma come anche il successivo purtroppo non ebbe risposte.
Il silenzio delle linee di comunicazione confermavano le
condizioni apocalittiche che la zona stava vivendo.
A Don Orione era stato proposto dal vescovo di Cassano Ionio
la custodia del Santuario della Madonna della Catena con annessi locali e terreni adatti ad avviare una
colonia agricola. Per scarsità di personale non si erano pronunciati ma adesso
dopo gli ultimi avvenimenti Monsignor Pietro La fontaine autorizza l’apertura della colonia agricola a favore degli orfanelli
Calabresi. Don Orione accetta l’incarico, ma a quel tempo la congregazione era di
diritto Diocesano pertanto per aprire la colonia era necessario che
Monsignor Bandi nominasse un sacerdote Diocesano.
Finalmente il 4 gennaio Don Orione lascia Tortona in
compagnia di Don Carlo Pasquali , faranno un salto in Vaticano per avere
indicazioni riguardo l’incarico ottenuto.
Pongo un solo istante l’attenzione
sui tempi
IL 30 dicembre 1908 veniva offerto
l’incarico, il 4 gennaio 1909 lascia
Tortona (Alessandria) , nella serata del 4 sono gia’ in Vaticano ripartiranno
il 5 gennaio 1909 in serata ed il 6 gennaio
1909 epifania saranno in Calabria.
Don Pasquali
prosegue lungo la corsa tirrenica
per raggiungere Mons. Morabito, vescovo di Mileto mentre Don Orione punta direttamente su Cassano per raggiungere
Mons La Fontaine ed accogliere i primi
orfani e farsi rilasciare i documenti opportuni per tale progetto. Mentre la terra ancora sobbalza Don Luigi
riparte e raggiunge alle 7 del 7 gennaio Catanzaro Marina, da una prima lettera
indirizzata a Don Sterpi verso Tortona
possiamo cogliere la sua ansia per arrivare quanto prima al campo di lavoro
mentre da una lettera indirizzata A Don Ravazzano cogliamo lo stato drammatico
della situazione reale che si vive a Reggio Calabria “ Sono a poca distanza da Reggio, stasera dormirò
coi morti……..scrivo da una rovina, avrò da farmi 4 ore a piedi. Stanotte due belle
scosse che il treno saltava… preghi per me”
Dopo una settantina di chilometri il treno si ferma a Bova
fermando il viaggio
Durante questa sosta presso i salesiani incontra con viva
gioia e sorpresa un suo insegnante
Don Calvi dell’oratorio di Torino
e in questa tristezza una scia di serenità tocca il suo cuore.
Ancora persistono scosse ondulatorie , la terra continua a
tremare, si dorme fuori, in baracche, la messa si dice sui gradini esterni
delle chiese e il popolo sta sul piazzale.
Sono 45 km da Bova a Reggio, i km più difficoltosi se
pensiamo che per raggiungere Reggio Calabria ci vollero una notte e un giorno
intero. Don Orione raggiunge infatti finalmente Reggio solo giorno 9 mattina.
Don Luigi Orione
viene invece accolto con
entusiasmo e ammirazione dalle parole del Vicario capitolare attraverso le parole “Lode alla Provvidenza
di Dio” è invece contrasto da parte del
clero che non solo non gli rivolsero la parola ma qualcuno addirittura vorrebbe
che lo cacciassero. grazie A Dio questi commenti negativi non sembrano turbarlo
.
Attraverso una lettera scritta a Don sterpi ci arrivano le
notizie delle situazioni : le chiese distrutte, si dorme all’aperto, non ci
sono soccorsi, il Santissimo Sacramento è sotto le macerie, piove a dirotto,
continue le scosse, cadono muri e tuona .
Giorno 10 alle ore 18 e’ a Gioia Tauro, per prendere don
Pasquali e condurre a Cassano gli
orfanelli gia’ raccolti , perché , la città che prima del terremoto aveva 45000
abitanti, ora ne stava piangendone 15000 per questo decisero
di condurre a Don Pasquali gli orfanelli raccolti e lui tornerà per prestare
servizio nelle zone disastrate. Alle 20 30 dello stesso giorno riparte per
rifare 320 km in senso inverso.
Il 14 e’ a Messina, raggiunge Noto per vedere i religiosi e
prendere un giovane assistente per gli orfanelli
Il 18 gennaio 1909 nasce la prima tenda Orionina in Calabria
Don Orione e’ continuamente in viaggio per spendersi a
favore di questi ragazzi e cercare con coraggio e instancabile determinazione il meglio per il loro bene in collaborazione
con tutto il clero, sembra infatti non curarsi della pioggia, del terremoto o
del l’aeromoto
Tornato a Reggio Mons . Emilio gli affidò il compito di
seguire la “Cataluna”, una nave messa a
disposizione del Papa per la raccolta degli orfani, sicché tutto il movimento
finì per gravare in buona parte sulle
spalle di Don Luigi.
Le istituzioni
Orionine presero corpo nel 1910
Il 10 ottobre di
quell’anno ad una richiesta di Mons. Cattafari
di fare un salto a Reggio li scrive
“vorrei venire ma alla
mattina è gia’ sera “ ma gli annuncia che il suo desiderio è mettere dei religiosi
a Reggio affinché si possa fondare
l’oratorio, la palestra e una scuola di
Religione.
Oggi questa struttura si
chiama Collina degli Angeli
Il motivo è che nella
ricostruzione di Reggio Calabria , dopo il terremoto 1908 il parroco della
Candelora Don Salvatore De Lorenzo nel cui territorio si trovava questa
collina, fondò una associazione dei ragazzi della Lega Angelica, il cui scopo
era di pregare in riparazione le bestemmie
Quando Don Orione penso’ di soccorrerei ragazzi orfani
soprattutto quelli del terremoto, il buon canonico che aveva comprato quella
collina per farci la sede
dell’Associazione “lega Angelica” avendo conosciuto tali intenzioni regalò
tutta la collina a Don Orione che realizzò co la Ditta Castelli di Roma il
Santuario e l’annesso istituto, inizialmente una baracca di legno, poi con
l’aiuto della Provvidenza di tante persone buone di Reggio Calabria e
soprattutto di San Gaetano Catanoso in miniatura l’opera. Il Santuario
inaugurato da San Luigi Orione fu consacrato l’8 giugno 1997 da Mon Vittorio
Mondello
Col tempo il santuario si
è abbellito con delle vetrate, quelle del basso rappresentano la vita di
Sant’Antonio e di San Luigi Orione, in alto rappresentano degli Angeli ognuno
dei quali ha in mano una frase dell’inno a Sant’Antonio “Si queris miracula”
mentre quelle del presbiterio rappresentano le 14 opere di misericordia
L’organo costituito dalla
ditta Michelotto di Padova è recente(1997) ed è per l’acustica e la completezza
tra migliori in calabria.
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