Dio ha
creato l’uomo a sua immagine, ed essendo tale ha una dignità di essere umano
diversa dagli altri abitanti del creato. Difatti l’essere umano, creato ad
immagine di Dio e composto da una parte materiale ed una spirituale. Dio ha
creato l’uomo, ponendolo nel giardino dell’Eden affinché lo potesse coltivare e
custodire. Gli mette accanto una donna per
non rimanesse solo e per potergli
essere di aiuto. Pensa a tutto purché l’uomo mantenga ogni cosa a suo favore
pensando e agendo per il bene collettivo di tutta la creazione. L’uomo avrebbe
lavorato senza fatica e la donna avrebbe generato con la metà dei dolori, tutto
sarebbe stato in comunione con Dio e condividere con lui la stessa vita.
All’uomo e stata data la possibilità di imparare a conoscersi, a controllarsi e
di donarsi liberamente entrando così in comunione con le persone ed il
creato. Questo avrebbe portato l’uomo a
restituire a Dio, in segno di gratitudine, amore incondizionato se solo non
fossimo caduti in tentazione. L’uomo
davanti ad una prova, un idolatria ha la tentazione di disubbidire alla legge, cercando la strada più facile per se stessi,
escludendo Dio dalla propria decisione, infatti, il nostro egoismo ci porta all’ingratitudine,
a diffidare della Bontà di chi ci ha
creati, rifiutando il Suo amore, come se non ci potesse capire, ci sentiamo
piccoli ma vogliamo scegliere noi perche’ è la nostra vita, ed è in questa superbia, in questo orgoglio che anche noi come loro
mangiamo il frutto proibito, portandoci a disprezzare Dio. Per poi scoprirci nudi come Adamo ed Eva ed
abbiamo paura, vergogna di Dio e ci nascondiamo da Lui. Come i
nostri antenati ,abbiamo peccato, siamo fragili, non sappiamo come
rimediare, non distinguiamo piu’ il bene dal il male, il suolo è diventato
ostile, l’unione tra uomo e donna è
teso, viviamo nella schiavitù della corruzione, siamo in continua ricerca di un
equilibro tra corpo e anima, non siamo prudenti, non conosciamo i peccati che ci portando alla continua rottura con Dio e commettiamo un
peccato dietro l’altro, non abbiamo più la
giustizia originaria, perché’ è
subentrata al suo posto la malizia. Col peccato abbiamo perso la
familiarità con Dio , Permane in noi un
‘inclinazione al male profonda, morale e comportamentale dell’anima umana che è
anche macchiata dai 7 vizi capitali che
a loro volta generano altri peccati. Abbiamo perso l’Immortalità, l’immunità dalle malattie e l’immunità dalle sofferenze.
Per vivere abbiamo bisogno di
avvicinarci al nostro Dio che però abbiamo ferito. In tutto ciò possiamo ritrovare il nostro
comportamento perché questo peccato
seppur commesso dai capostipiti del genere umano è trasmesso all’atto del concepimento e
quindi a tutti noi come peccato
trasmesso e non commesso. Il peccato è una mancanza contro la ragione, la
verità, la retta coscienza; è una
trasgressione in ordine all'amore vero, verso Dio e verso il prossimo, a causa
di un perverso attaccamento a certi beni, ferisce la natura dell'uomo e attenta
alla solidarietà umana. Esso si propaga a macchia d’olio creando disordini.
La Bibbia ci
narra che dopo il peccato originale, Caino
uccide il fratello Abele. fino a far “pentire” Dio di aver creato l’uomo. Dio deluso Decise allora, anziché far morire
l’intera creazione di salvarne una parte ,tra cui Noè e i suoi tre figli con
relative mogli) per concedere un nuovo inizio all’umanità . Ma col passar del tempo e
delle generazioni l’uomo torna a peccare,
dimenticando la Misericordia che Dio ha avuto, causando la dispersione e la
divisione del genere umano, in lingue e razze distinte, come ci insegna
l’episodio della torre di Babele.
Il peccato rende gli uomini complici gli uni
degli altri e fa regnare tra di loro la concupiscenza, la violenza e
l'ingiustizia . Rendendoci responsabili
l’uno dell’altro. Vi sono diversi tipi
di peccati:
Il peccato veniale
e' un disordine che si commette col pensiero, con la parola, con
l'azione o con l'omissione contro la legge del Signore, e’ un peccato che
indebolisce la carità ma che non è tanto grave da farci perdere la Grazia
Santificatrice . Perdiamo invece sia la Grazia che la carità quando il nostro
peccato è Mortale ne citiamo solo qualcuno: bestemmia spergiuro,
omicidio, , furto, questi
peccati colpiscono in noi il principio vitale. Il peccato dipende anche dal
grado dell’oggetto o materia in
questione ,ad esempio, se diciamo una
bugia detta a fin di bene, chi scopre questa bugia, puo’ rimanerci male, ferendo la persona interessata, Se
invece la stessa bugia la diciamo in un
interrogatorio informale davanti un ufficiale giudiziario ovviamente il peccato
perde il carattere veniale e diventa
mortale. Benché’ la misericordia di Dio sia immensa da
coprire ogni peccato commesso ci sono dei peccati mediante i quali sta scritto che non Verranno
perdonati. Sono quei peccati contro l’azione dello Spirito Santo: il magistero della chiesa ne
evidenzia 6 come 6 guarda caso è il numero del Demonio. Essi sono:
1.
Disperazione della salvezza: Lo riscontriamo in Caino che
uccide il fratello per invidia, gelosia, ira, per superbia e orgoglio si autopunisce infatti
davanti a Dio dice “troppo grande è la Mia colpa per avere
il Perdono”. Ma c’e’ un caso ancora piu’ grande di questo nel Vangelo, quello
di Giuda Escariota, non esiste peccato peggiore, Essere responsabile del DIOicidio dopo essere stato Suo discepolo,
anche lui pentito anzicchè chiedere perdono si suicida autopunendosi credendo
che il suo peccato sia più grande della Misericordia di Dio.
2.
Presunzione di salvarsi senza
meriti: La
salvezza è un dono a cui noi dobbiamo partecipare, mettere la nostra intenzione,
la buona volonta’ altrimenti stiamo prendendo in giro la Grazia salvifica e
quindi lo Spirito Santo
3.
Invidia della Grazia altrui: Gesu’ , e’ stato consegnato per
invidia, per togliere davanti quella luce che risplendeva. Esso è un peccato Luciferino. Dio ci manda i Santi
per imitarli non per invidiarli. Lo Spirito soffia dove vuole Dio
4.
Impugnare la Verita’ conosciuta:
lo riscontriamo quando l’uomo perdonato di un peccato grave torna a
peccare deliberatamente conoscendo come si fa per tornare indietro
5.
Ostinazione nel peccare quando sei recidivo davanti ad
un peccato mortale perche’ basta confessarsi per ricevere la Grazia
6.
E Impenitenza
finale quando sottovaluti la grandezza del Peccato e superficialmente
aspetti l’ultima confessione dandoti al libertinaggio senza curarti dell’
anima.
Dio, non abbandona mai l’uomo in balia del
suo peccato e lo vediamo gia nell’Eden
quando si rivolge come un padre ad Adamo, chiedendogli “dove sei?”, cioè
“fermati, dove sei finito? Cosa hai fatto?”. Così come un padre o una madre fa
riflettere un figlio quando sta percorrendo una strada errata. Dio tenta di salvare l’uomo da questa condizione cercando,
continuamente di richiamarlo a se attraverso la conversione. E’ vero mediante Adamo ed Eva siamo caduti nel peccato ma mediante il fiat della Nostra mamma Celeste
che ha concepito il Nuovo Adamo GESU’
CRISTO ci hanno portato ad essere Giustificati davanti a Dio se solo lo
vogliamo. L’uomo oggi, schiavo di Satana, può
liberamente scegliere se seguire il suo IO o piegarsi a pregare, come ha fatto Gesù, e rimettersi quindi alla
volontà del Padre, fonte di ogni Bene. Questo è
stato possibile per mezzo di un grande sì ,
; quello di Maria al momento dell’Annunciazione. Per
questo sì Gesù ha incominciato il suo cammino sulle
strade dell’umanità; lo ha incominciato in Maria, trascorrendo i primi mesi di
vita nel grembo della mamma: non è apparso già adulto e forte, ma ha seguito
tutto il percorso di un essere umano. Si è fatto in tutto uguale a noi, eccetto il peccato. Per questo, Dio, ha
scelto Maria, l’unica creatura senza peccato, immacolata ossia senza ombra di
male. Maria risponde alla proposta di Dio dicendo: «Ecco la serva del Signore»
(v. 38). Non dice: “Mah, questa volta farò la volontà di Dio, mi rendo
disponibile, poi vedrò…”. No. Il suo è un sì pieno, totale, per tutta
la vita, senza condizioni. E come il no delle origini aveva chiuso
il passaggio dell’uomo a Dio, così il sì di Maria ha aperto la strada a Dio fra
noi. È il sì più importante della storia, il sì umile che rovescia il no
superbo delle origini, il sì fedele che guarisce la disobbedienza, il sì
disponibile che ribalta l’egoismo del peccato. Oggi la nostra mamma celeste
viene configurata con la Chiesa che ci porta a gestare in noi la fede, ci educa
all’amore di Dio e promuove il bene comune attraverso le risorse di uomini che
aderiscono, come membra vive, con i propri carismi al servizio di Dio e del
prossimo, per raggiungere una crescita reciproca unitaria. A tal proposito ci
sono i sacramenti: Il peccato originale viene
tolto solo con il sacramento del Battesimo che cancella le colpe fino ad
allora commesse e ci rende uomini nuovi,
ma lascia in noi la concupiscenza perché’ dal cuore nascono i propositi
cattivi , ecco perche’ in aiuto viene la Confessione che perdona le nostre mancanze che e’ per noi
un secondo, terzo, quarto battesimo. Cio’ dimostra che anche per ciascuno di noi
c’è una storia di salvezza fatta di sì e di no. A volte, però, siamo esperti nei mezzi sì: siamo bravi a far
finta di non capire bene ciò che Dio vorrebbe e la coscienza ci suggerisce.
Siamo anche furbi e per non dire un no vero e proprio a Dio diciamo: “Scusami,
non posso”, “non oggi, penso domani”; “Domani sarò migliore, domani pregherò,
farò del bene, domani”. E questa furbizia ci allontana dal sì, ci allontana da
Dio e ci porta al no, al no del peccato, al no della mediocrità. Il famoso “sì,
ma…”; “sì, Signore, ma….”. Così però chiudiamo la porta al bene, e il male
approfitta di questi sì mancati. Ognuno
di noi ne ha una collezione dentro. Pensiamoci, ne troveremo tanti di sì
mancati. Invece ogni sì pieno a Dio dà origine a una storia
nuova: dire sì a Dio è veramente “originale”, è origine, non il peccato, che ci fa vecchi dentro. Ogni sì a Dio
origina storie di salvezza per noi e per gli altri. Come Maria con il proprio
sì. Dio desidera visitarci e attende il nostro sì. Pensiamo: io, oggi, quale sì devo dire a Dio? Pensiamoci, ci
farà bene. E troveremo la voce del Signore, che ci chiede qualcosa, un passo
avanti. Fino alla fine dei nostri giorni ogni giorno siamo e saremo
tentati perché’ viviamo sotto il dominio di Satana ma tutto finirà con la nostra morte naturale. Fratelli Dio ci
ama e ci vuole salvi ma seppur saremo salvati SOLO per Grazia noi dobbiamo
predisporci ad essa con Sincera Volontà per far fruttificare anche noi il
soldino dei talenti e non essere invece legati e gettati fuori. Tutto
passa… Dio è eterno. Allora da qui nasce
l’esortazione ad essere membra vive della Chiesa affinché’ possiamo rivestirci dell’armatura di
Cristo e resistere alle insidie del demonio, curando la nostra cecità e
riacquistare la vista. E’ un invito a vivere cercando le cose di lassù, Anche perché
seppur peccatori in Gesù
Cristo siamo più che vincitori, Dio ha
tanto amato il mondo da darci il Suo figlio Unigenito ed è stato Lui a pagare affinché’ noi fossimo
giustificati per mezzo di Lui. Pertanto
cerchiamo il Vero bene affinché’ possiamo vivere nel Suo amore e la Sua
Misericordia e poter pregustare già da qui il Paradiso.
Tratto da una fusione di libri : catechismo della Chiesa Cattolica, Bibbia note, accenno a libro L'uomo e il suo Mistero di Don Leonardo Maria Pompei etc etc
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