La risposta dell'uomo a Dio
Continua il tempo della
Pandemia, ancora questo virus invisibile ci terrorizza, siamo ancora per poco
speriamo sotto la fase uno e ci stiamo per incamminare per la seconda fase, la
situazione è migliorata rispetto al picco iniziale ma quanto dolore…. Quanta
sofferenza.
Tante persone hanno perso
il posto di lavoro, le persone care, il dolore sovrasta questa terra ma i
nostri occhi non devono terminare di guardare il cielo e chiedere a Gesù di
pregare per noi, che non venga meno la fede, la speranza di una rinascita.
Il
progresso è un bene e Dio ha dato l’intelligenza per questo, vanno rispettate
delle regole di vita, il progresso deve servire alla vita delle persone. (Siamo
andati sulla luna, abbiamo pensato di fare a meno di Dio)
Abbiamo
imparato che non possiamo lasciare il posto alla disperazione, che la speranza
ci accompagna sempre per ripetendo spesso
Signore abbi misericordia di Noi e del mondo intero
Contro te, abbiamo peccato.
Davanti a questa dura
prova, dove sembra che ricominciare sia impossibile il Signore ci ricorda “Nulla è impossibile a Dio” Lc1,37
pertanto rimettiamoci in gioco, “Io sono “ ossia Dio e’ con noi, tutti i giorni fino alla fine del
Mondo” se tu lo vorrai
Questa libertà di Dio ci
spiazza, non ci rimprovera, non importa cosa sia successo io sono con te e per
te che ho rotolato la pietra ed a te Didimo, vengo a mostrarti le mie piaghe come con Tommaso, nella tua realtà affinché’ tu possa annunciare il mio amore al mondo
intero.
Stiamo riscoprendo il
valore della Fratellanza, è il momento di evitare le polemiche, togliere del
tutto le costruzioni distruttive ma di creare insieme foto e video, puzzle di
amore, di carità, di gioia, di rinascita mettendo la legge di Dio al centro del
nostro cuore. Permettiamo a questo nostro Avvocato di farci da maestro.
Permettiamogli di rotolare la pietra che c’è nel nostro cuore per risorgere con
lui, perché in lui avremo la vita in abbondanza.
Ci siamo illusi che senza
di lui fossimo liberi e ci siamo invece scoperti in catene.
Siamo di dura cervice come
il popolo di Israele ma sappiamo che ciò che ci salva è la nostra obbedienza a
Lui.
“il Signore Dio plasmò l'uomo con
polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne
un essere vivente. Genesi 2,7
Vediamo
sin dalla Genesi che è il Soffio di Dio a darci la vita, questo stesso che lo
rincontriamo nella morte di Gesù “Chinato il capo, consegnò lo Spirito »
(Gv 19,30).
Mentre l’evangelista Matteo scrive “ E Gesù, emesso un alto grido, spirò. Ed
ecco il velo del tempio si squarciò in due da cima a fondo, la terra si scosse,
le rocce si spezzarono, i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi
morti risuscitarono. E uscendo dai sepolcri, dopo la sua
risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti. Il
centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, sentito il
terremoto e visto quel che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano:
«Davvero costui era Figlio di Dio!». Mt 27.50- 54.
Quel cielo si squarcia per offrire a noi il
perdono dei nostri peccati, ritroviamo tale termine proprio nel battesimo di
Gesu’ nel vangelo di Matteo
“ed ecco, si aprirono per
lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una
colomba e venire sopra dilui. 17Ed
ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho
posto il mio compiacimento». Mt 3, 16,17”. La colomba l’avevamo vista sin dalla
Genesi come portatrice di una rinascita uscendo’ Noe’ dall’arca
“ Noè fece uscire
la colomba dall'arca e la colomba tornò a lui sul far della sera;
ecco, essa aveva nel becco un ramoscello di ulivo. Noè comprese che le acque si
erano ritirate dalla terra” Gen 8,8. 11
Quindi possiamo ammettere
che la nuova vita ci viene data in virtù di un padre che ti ama e mi ama tanto
da sacrificare Suo figlio per te e per me, ha permesso che quel Figlio perdesse
la vita per noi, siamo valsi il Suo sacrificio, il sangue e l’acqua uscita dal Suo costato è per
la nostra redenzione per noi ha aperto i cieli attraverso il nostro battesimo
siamo parte di questa famiglia che lui vuole portare in cielo e farci
resuscitare dai morti se solo noi lo vogliamo.
In un era di disoccupati, se
ci venisse offerto un lavoro diremmo dove dobbiamo firmare? Cosa dobbiamo fare?
Quando ci innamoriamo di qualcuno vorremmo trascorrere del tempo con l’altra
persona e per lei inventiamo la qualunque pure per trascorrere 2 minuti ed
allora perché non trascorrere del tempo con colui che più di tutti ci ama?
Abbiamo tante aspettative su
come deve essere la nostra vita, cosi’ come Pietro in questo vangelo
“In quel tempo, Gesù cominciò a spiegare ai suoi
discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli
anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il
terzo giorno.
Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: «Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai». Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Va’ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!».
Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.
Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita?
Perché il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni».” Mt 16,21-27
Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: «Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai». Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Va’ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!».
Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.
Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita?
Perché il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni».” Mt 16,21-27
Molte volte non capiamo che
la vera felicità non consiste che tutto vada come vorremmo, ma accettare di
essere deboli a tal proposito San Paolo scrive
“ Perché
non montassi in superbia per la grandezza delle rivelazioni, mi è stata messa
una spina nella carne, un inviato di satana incaricato di schiaffeggiarmi,
perché io non vada in superbia. A causa di
questo per ben tre volte ho pregato il Signore che l'allontanasse da me. Ed egli mi ha detto: «Ti basta la mia grazia; la
mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza». Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. Perciò mi compiaccio nelle mie infermità, negli oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: quando sono debole, è allora che sono forte.”
Accettare che io, senza Te Padre sono limitata, e se non mi sottometto a quella Parola non posso essere un capolavoro.
Abramo e’ il primo testimone di questa paternità, per fede obbedisce, si fida di tale parola e va…, «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle» e soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza». Gen 15,5.
Credere è un atto dell’intelletto che sotto la spinta della volontà mossa da un esperienza che Dio per mezzo della Grazia ha permesso nella nostra vita ci dà il consenso alla verità divina.
La madre Santissima realizza a pieno il dipinto della Fede.
Pensiamo che obbedire sia qualcosa di superato ed invece se riflettessimo un attimo dobbiamo riconoscere che la vita funziona se obbedisce a delle regole: Se un alimento ti fa allergia non puoi ingerirlo, se hai bisogno di una trasfusione di sangue devi rispettare le regole del tuo gruppo sanguigno, se un bimbo non cresce con ritmi sani soffrirà, se lavori e non segui le regole sarai punito e quanti altri esempi potremmo fare per far capire quanto sia essenziale rimanere in Lui per vivere una vita autentica.
sunto tratto da Catechismo della chiesa cattolica , ovviamente aggiunte Bibbliche e opinioni personali
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