martedì 24 marzo 2020

Il cieco in cammino




12 La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti.
13 Prendete perciò l'armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove. 14 State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia, 15 e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace. 16 Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno; 17 prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio. 18 Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza e pregando per tutti i santi, 19 e anche per me, perché quando apro la bocca mi sia data una parola franca, per far conoscere il mistero del vangelo, 20 del quale sono ambasciatore in catene, e io possa annunziarlo con franchezza come è mio dovere.  San Paolo Ef 6,12-20
In questo tempo  di prova mondiale il nostro nemico principale è chiamato Coronavirus ,  combattiamo contro un virus terribile che ha stroncato la vita di  tantissime persone. Il covid 19, nemico  invisibile che   sta creando una strage, e  davanti a questo male terribile è importante che ognuno di noi faccia la sua parte, seppur a casa ove magari ci sentiamo in catene. I primi combattenti sono  i medici e paramedici,  il personale delle forze dell’ordine , il  personale ai  supermercati, farmacie, parafarmacie, dei mass media , i politici che nel servizio rischiano di perdere la vita anche loro per noi
Le chiese sono state chiuse, siamo tutti a lavoro anche coloro  che l’ hanno perso ,perché ognuno di noi sta facendo la sua parte. Anche chi rimane a casa senza lavorare senza far nulla  è quel granellino che testimonia la vita , che testimonia il rispetto dell’altro.
L’essere che vale più di qualsiasi cosa.  Stiamo riscoprendo la sacralità della vita.
La gioia di vedersi, abbracciarsi che prima reputavamo scontato oggi non lo è piu’, quanto era bello uscire, prepararsi all’incontro con l’altro ed invece adesso siamo costretti  a stare in casa per scegliere liberamente  di preservare la vita nostra e di chi ci sta accanto.
Siamo tutti pezzi dello stesso puzzle, tutto il mondo fraternamente si sta aiutando.
Stiamo sperimentando quanto è  facile lasciarsi andare alla disperazione specie coloro che ne sono colpiti direttamente ed indirettamente. La morte di ognuno di noi ci fa abbassare lo sguardo. Ogni morte è una sconfitta, connazionale o non, siamo figli dello stesso cielo per me come per te Dio ci ha plasmato con la polvere del Suolo e soffiando nelle Sue narici ci ha dato la vita .
In principio io e te abbiamo la stessa natura. Io ti amo perché sei immagine e somiglianza del mio Papino “Abba Padre” anche se non hai le mie tradizioni, anche se non viviamo nella stessa nazione.
Nonostante le autorità abbiano dovuto chiudere le chiese, nulla  ci allontana dalla parola di Dio . Stiamo sperimentando
 il salmo 23: “35Chi ci separerà dall'amore di Cristo? Forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? 37Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati. 38Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, 39né altezza né profondità, né alcun'altra creatura potrà mai separarci dall'amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore.
Il successore di Pietro oggi Papa Francesco coi  nostri sacerdoti stanno facendo il massimo per custodire le nostre anime con la perseveranza della preghiera ed ogni tipo di supplica, ogni messaggio diventa speranza, ci stanno educando a  guardare  la luce  al di la’ dell’oscurità , per  continuare ad  alzare lo sguardo a quel  Gesu’ che tutto volge in bene.“ 8Del resto, noi sappiamo che tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio, per coloro che sono stati chiamati secondo il suo disegno. 29Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto, li ha anche predestinati a essere conformi all'immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; 30quelli poi che ha predestinato, li ha anche chiamati; quelli che ha chiamato, li ha anche giustificati; quelli che ha giustificato, li ha anche glorificati.( Rm 8,28- 30) Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Gv 3.16
Nel cammino cristiano, abbiamo sicuramente visto tante volte la nostra liberazione dall’Egitto, Abbiamo vissuto anche noi la torre di Babele, anche noi abbiamo sofferto incomprensioni, abbiamo costruito muri,  ma in questa posizione abbiamo sperimentato  l’insoddisfazione ed in Dio abbiamo scoperto invece la gioia di aprirci all’altro e al suo bene San Paolo a tal proposito scrive
non vivo più io, ma Cristo vive in me.” Gal 2, 20
Solo rivestendoci dell’Armatura di Cristo abbiamo scoperto la gioia , oggi Gesù viene a parlare a te e a me,  , abbiamo scelto di essere cristiani, perché  è l’esperienza più bella al mondo  perché in Lui abbiamo scoperto una nuova strada, abbiamo visto seppur ciechi.  Gesu’ ci ha permesso di rinascere dalla nostra cecità, ci ha permesso di vedere le cose con una nuova essenza. La capacità di testimoniarlo nell’amore attraverso lo Spirito Santo .
1 Cristo ci ha liberati perché restassimo liberi; state dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù. (Gal 5, 1). Siamo usciti anche noi come il cieco nato dalla piscina di Siloe ma per rimanere bel saldi perché ogni giorno possiamo vedere sempre meglio.
Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Purché questa libertà non divenga un pretesto per vivere secondo la carne, ma mediante la carità siate a servizio gli uni degli altri. 14 Tutta la legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: amerai il prossimo tuo come te stesso. 16 Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare i desideri della carne; 17 la carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste.
18 Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete più sotto la legge. 19 Del resto le opere della carne sono ben note: fornicazione, impurità, libertinaggio, 20 idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, 21 invidie, ubriachezze, orge e cose del genere; circa queste cose vi preavviso, come già ho detto, che chi le compie non erediterà il regno di Dio. 22 Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; 23 contro queste cose non c'è legge.
24 Ora quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la loro carne con le sue passioni e i suoi desideri. 25 Se pertanto viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito. 26 Non cerchiamo la vanagloria, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri.(GL5, 13,26)
Fratelli è necessario oggi che  ognuno di noi  possiamo dimostrare quanto è bello spezzarsi per gli altri, tutelarlo  con semplicità   Ed in questo cammino  che la gente riconoscerà  che il Signore è nostro Pastore e  potra’ cambiare la propria  vita e arricchire la nostra.
Siamo inviati gli uni per  altri, solo cosi’ riacquisteremo i 10 /10 di vista
 Le qualità dell’inviato si scoprono 
in Noe’ in Abramo…. Per fede si mettono in viaggio, ed ancora oggi ai giorni nostri questa fede ci permette di camminare per la strada della fiducia in una promessa bellissima che ci porta alla gioia, Una strada che ci rende Figli di un Padre che il peccato originale ci aveva  fatto smarrire, Un Padre che davanti alle difficoltà ci tende la mano come la pecorella smarrita e che per salvare me e te  ha gia’ scelto  di  far pagare Suo figlio con una morte in croce
Oggi Dio ci chiede ancora di aver fiducia il LUI, ci chiede di obbedire  ossia di  mettere in pratica i suoi insegnamenti e di coloro che lavorano  per il bene del  nostro mondo, oggi,  ci viene chiesto di stare in casa,  un piccolo sacrificio adesso  per una gioia immensa domani.
In questa Quaresima è necessaria  una preghiera perseverante,  approfittiamone di questo periodo  per convertire il tempo e il nostro cuore in bene e sara’ anche per noi visibile,  davanti alla nostra arca  il simbolo di un Dio che ci sta custodendo   fin quando  nel cielo non sarà visibile l’arcobaleno segno della nostra Alleanza con nostro Papà e quindi di libertà, per  l’inizio di un tempo sicuramente migliore dopo questi giorni di meditazione .
IL Signore ci assicura la riuscita  delle nostre preghiere gia’ dai tempi di Abramo quando intercedette  per il popolo e Dio svela sin da allora la Sua Misericordia.
“Allora Abramo gli si avvicinò e gli disse: «Davvero sterminerai il giusto con l'empio? 24 Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano? 25 Lungi da te il far morire il giusto con l'empio, così che il giusto sia trattato come l'empio; lungi da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?». 26 Rispose il Signore: «Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell'ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutta la città».
“27 Abramo riprese e disse: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere... 28 Forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?». Rispose: «Non la distruggerò, se ve ne trovo quarantacinque». 29 Abramo riprese ancora a parlargli e disse: «Forse là se ne troveranno quaranta». Rispose: «Non lo farò, per riguardo a quei quaranta». 30 Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora: forse là se ne troveranno trenta». Rispose: «Non lo farò, se ve ne troverò trenta». 31 Riprese: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse là se ne troveranno venti». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei venti». 32 Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola; forse là se ne troveranno dieci». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei dieci». (Gen 18- 23-32).
Allora cosa attendiamo, forza e coraggio 27 “«Ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio».”(LC 18,27s)
Impariamo a lasciarci abbracciare da quel  Gesu’ che per abbracciarci in eterno si è fatto mettere in croce con le braccia aperte , impariamo a conoscerlo, ad amarlo.
 “Presso la croce di Gesù stavano sua madre e la sorella di sua madre, Maria di Cleopa, e Maria Maddalena. 26 Gesù dunque, vedendo sua madre e presso di lei il discepolo che egli amava, disse a sua madre: «Donna, ecco tuo figlio!» 27 Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!» E da quel momento, il discepolo la prese in casa sua. (Gv 19,25-27) Accogliamola nella nostra casa .
E’ la nostra Avvocata, chiediamo di posare i Suoi occhi misericordiosi su di noi ,  consacriamoci a lei, cambierà il nostro cuore .

 Ave Maria e avanti

Riflessioni leggendo la Parola di Dio

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