mercoledì 17 febbraio 2016

Una donna come tante una risposta alla chiamata come poche……..




Cari fratelli siamo nell’anno della Divina Misericordia ed il mio pensiero è volato a scrivere la vita di Suor Faustina Kowalska, una donna che attraverso le apparizioni di Gesù ci ha insegnato a pregare  nostro Signore per noi e per il mondo intero , una donna che ha saputo lasciare tutto per seguirLo e che ha avuto la grazia di vedere il Signore e la Madonna faccia a faccia, lei si è lasciata invadere dall’amore di Dio ed ha saputo sacrificare totalmente la sua vita per il bene dell’umanità . Una donna umile, obbediente che ha saputo affidarsi al nostro Padre anche nelle situazioni avverse, senza timore… eppure una donna come tante altre.  
A soli 7 anni sente  una forte vocazione alla vita religiosa.  Questa vocazione irrompe maggiormente ai suoi 18 anni ma i genitori non sono d’accordo , tenta pertanto di  obbedire loro lasciandosi attirare da una vita rivolta a cose vane ma il richiamo del Signore  irrompe  nella  sua  vita e decide di  non prendersi  in giro ulteriormente e di seguire  la sua vocazione. Così Gesù  le chiede di partire per Varsavia.  Dopo aver disbrigato quello che era di urgente raccontò tutto alla sorella  le chiese di  salutare i genitori e parti verso una nuova vita, scesa dal treno ebbe paura ma non si perse d’animo ,  si rivolge alla nostra Mamma : La Madonna, che le indica di andare  appena fuori città dove ci sarà un alloggio per quella notte. La Santa obbedisce e nella seguente mattinata rientra in città, si ferma nella prima chiesa e parla con il Sacerdote per il quale il Signore la ispira a farlo. Il presbitero inizialmente sorpreso,  la esorta poi ad avere fede e la manda ad alloggiare  da una donna e  lì  rimarrà fino a quando  troverà un convento che la accetti.  Bussa a tanti conventi fino a quando nell’ultimo La madre Superiora dopo un breve colloquio le disse:
va dal Padrone di casa e domandargli se ti accoglie.”  Capii subito che dovevo chiederlo al Signore Gesù. Tutta felice mi recai in cappella e chiesi a Gesù: « Padrone di questa casa, sei disposto ad accettarmi? Una delle suore di qui m'ha mandata da Te con tale domanda». Immediatamente udii questa voce: « Ti accolgo; sei nel Mio Cuore ». Quando tornai dalla cappella, la Madre Superiora mi chiese prima di tutto: « Ebbene, il Signore ti ha accettata? ». « Si », le risposi. Ed essa: « Se ti ha accettata il Signore, t'accetterò anch'io »
Finalmente la sera del I Agosto, la nostra santa varca  con immensa gioia la soglia del convento. Ma dopo 3 settimane ebbe  la tentazione di uscire dal convento perché’ c’era poco tempo da dedicare alla preghiera,  Poco dopo si ammala, la madre superiora la manda con altre suore a passare le vacanze in Skolimow, in quel tempo la suora chiede a Gesù per chi pregare e nella notte le apparve un angelo che la porta con se a visitare il purgatorio, sono anime sofferenti dalle fiamme, Queste anime pregano con fervore ma non hanno efficacia per loro, solo noi le possiamo aiutare attraverso le nostre preghiere. Chiese a quelle anime quale fosse il loro maggior tormento e  loro risposero l’ardente desiderio di Dio.
La visita della Madonna a queste anime reca loro refrigerio. L’ angelo  fece poi ceno d’uscire e Faustina udì una voce che diceva :

La Mia Misericordia non vuole questo ma lo esige la giustizia”.

 Fu in seguito mandata a Cracovia per il noviziato. Verso la fine del primo anno di noviziato cominciò a  non provare più la gioia nel pregare e la meditazione diventa una grande fatica e col tempo aumenta sempre di più,   l’anima è tormentata, il confessore non le permette di allontanarsi dai sacramenti, ne parlò con  la madre  superiora di questo rifiuto  che sentiva da parte di Dio la quale in un primo momento la incoraggia e le dice :

“Sappia sorella che Iddio la destina ad una grande  santità.  E’ il segno che Dio la vuole in paradiso…. Sorella, abbia molta fiducia nel Signore Gesù .”

Suor Faustina durante le prove e tutta la sua vita prega  il Signore Gesù e cerca la Sua santa volontà . Ad un certo punto le appare anche la Madonna con in braccio Gesù Bambino che la tranquillizza facendole tornare la forza , il coraggio e l’amore smisurato verso Gesù ma questo durò molto poco. Dopo i voti l’oscurità  continua fino a quando Gesù delizia il Suo cuore dicendole che Suor Faustina e’ la Sua Gioia. Le chiede di andare dalla madre Superiora e chiederle di permetterle di portare il cilicio per 7 giorni .  La nostra Santa ovviamente obbedisce ma la Madre superiora risponde negativamente. Gesù le dice che la sua obbedienza Gli dà grande gioia e che il Suo amore non delude mai.
Un’altra volta il Signore le chiese per 9 giorni  di fare un ora di adorazione e pregare con la Madonna e di fare la via crucis per poter salvare la Patria . Suor Faustina ottenne il permesso di pregare solo  per il tempo necessario alla preghiera dopo che avesse attempato ai  propri doveri.
Il 7° giorno di preghiera le apparve la Madonna, in confessione ne parlò col sacerdote il quale fu molto cauto perché’ potevano provenire da Dio o essere delle illusioni.
Suor Faustina iniziò a pregare di poter avere un padre spirituale che la potesse seguire e ciò avvenne dopo i voti perpetui.  Una volta la Santa venne citata in giudizio da Dio, Lo vide faccia a faccia,  e per un istante vide nel Suo corpo solo 5 piaghe: alle mani, ai piedi e al costato. Vide tutto quello che a Dio non piace, e vide quanto il peccato sia così profondo da ombrare il nostro animo e dalle quali renderemo conto al Signore. Il Signore gli disse che avrebbe dovuto scontare un giorno in purgatorio, le disse se avrebbe preferito soffrire in purgatorio o un breve periodo in terra. Lei chiede al Signore di soffrire sia in terra che dopo, Gesù le dice che non sarebbe stato  necessario che un breve periodo in terra nel quale sarà sola e non avrà nessuno conforto, se non quello di Gesu’. Poco dopo Si ammalò, si sentì abbandonata da tutti, venne fraintesa dalle suore,  questa sofferenza la proviamo anche noi quando non siamo capiti dai nostri familiari, persone a cui vogliamo bene, e’ una sofferenza molto dolorosa ma che il Signore la permette per avvicinarci a Lui. anche Lui come noi è stato rifiutato, schiaffeggiato, offeso, considerato nulla, uomo dei dolori che si è sottomesso per noi ai più grandi flagelli fisici e morali, Lui che non conosceva peccato il mondo lo trattò come il più grande peccatore. Il Signore permette questo affinché noi possiamo mettere lui al primo posto e riposare nel Suo  infallibile Amore. Gesù le ordina di dire ogni loro colloquio ai superiori ed invece i superiori non le credono considerandola una povera illusa. Un giorno Gesù le chiese preghiere per evitare un castigo su una città uguale a Sodoma e Gomorra. Gesu’ le chiese

 “Bambina Mia, unisciti strettamente a Me durante il sacrificio ed offri al Padre Celeste il Mio Sangue e le Mie Piaghe per
impetrare il perdono per i peccati di quella città. Ripeti ciò senza interruzione per tutta la S. Messa. Fallo per sette giorni”  

e cosi’ fece,  salvando la città. Una volta vide un sacerdote in procinto di commettere un peccato grave  e lei pregò  per  prendere su di se il peccati del  ministro di Dio ,il  presbitero fu liberato e allontanato come richiesto e lei sentì la corona di spine in testa per circa 3 ore. Per due volte l’Ostia dal tabernacolo fini’ nelle sue  mani.
22 FEBBRAIO 1931. La sera, stando nella mia cella, vidi il Signore Gesù vestito di una veste bianca: una mano alzata per benedire, mentre l'altra toccava sul petto la veste, che ivi leggermente scostata lasciava uscire due grandi raggi, rosso l'uno e l'altro pallido. Muta tenevo gli occhi fissi sul Signore; la sua anima  era presa da timore, ma anche da gioia grande. Dopo un istante, Gesù le  disse:

 « Dipingi un'immagine secondo il modello che vedi, con sotto scritto: Gesù confido in Te! Desidero che questa immagine venga venerata prima nella vostra cappella, e poi nel mondo intero. Prometto che l'anima, che venererà quest'immagine, non perirà. Prometto pure già su questa terra, ma in particolare nell'ora della morte, la vittoria sui nemici. Io stesso la difenderò come Mia propria gloria , Io desidero che vi sia una festa della Misericordia. Voglio che l'immagine, che dipingerai con il pennello, venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua;  peccatori. Il peccatore non deve aver paura di avvicinarsi a Me». « Le fiamme della Misericordia Mi divorano; voglio riversarle sulle anime degli uomini». Poi Gesù si lamentò con me dicendomi: « La sfiducia delle anime Mi strazia le viscere. Ancora di più Mi addolora la sfiducia delle anime elette. Nonostante il Mio amore inesauribile non hanno fiducia in Me. Nemmeno la Mia morte è stata sufficiente per loro. Guai alle anime che ne abusano!.

Un primo sacerdote non le credette,  ma Gesu’  dopo un tempo, continuò a chiederle di dipingere l’immagine ma questa volta il presbitero Padre Andraz Sopocko la obbliga ad obbedire alla voce di Gesu’ e da alla Santa alcune indicazioni:  

Non le è lecito, sorella, sfuggire a queste ispirazioni interiori ma deve informare di tutto il confessore. Se lei riconosce che tali ispirazioni interiori riguardano, ossia sono di vantaggio alla sua anima o ad altre anime, la prego di ascoltarle e non le è permesso trascurarle. Se queste ispirazioni non concordano con la fede e con lo spirito della Chiesa, bisogna respingerle immediatamente, poiché provengono dallo spirito maligno.
 Se queste ispirazioni non riguardano le anime in generale, né il loro bene  in particolare, allora, sorella, non se ne preoccupi eccessivamente, e non le prenda affatto in considerazione. Tuttavia non decida da sola in questa materia in un senso e nell'altro, poiché può andare fuori strada, nonostante queste grandi grazie del Signore sempre d’accordo col confessore poiché noi da soli non possiamo nulla. Tutto questo è soltanto grazia di Dio, accetti tutto questo con serenità faccia in modo che la sua vita sia pura come le lacrime davanti al Signore, senza badare a quello che potranno pensare di lei. Le basti Iddio e Lui solo, la caratteristica particolare della sua anima sia la semplicità e l'umiltà. si comporti in modo che chiunque si avvicini a lei, se ne parta felice. permetta al Signore di spingere la navicella della sua vita in alto mare, sulle acque immensamente profonde della vita interiore Permetta al Signore di spingere la navicella della sua vita in alto  mare, sulle acque immensamente profonde della vita interiore permetta al Signore di spingere la navicella della sua vita in alto mare, sulle acque immensamente profonde della vita interiore.”

Questi consigli spirituali facciamoli anche nostri fratelli, la vita di Suor Faustina potrebbe essere la vita di ognuno di noi se consegnamo la nostra vita a Gesu’, ognuno nella nostra vocazione.

Suor Faustina pregava  continuamente perché Gesù la rendesse più forte e le concedesse il vigore del Suo Santo Spirito, per poter adempiere in tutto la Sua santa Volontà, poiché fin dall'inizio conosceva  e la sua debolezza.  La consapevolezza della nostra poverta’  ci permette di attingere alla Misericordia del Signore.
Le sofferenze sono una grande grazia. Attraverso la sofferenza l'anima diviene simile al Salvatore; nella sofferenza l'amore si cristallizza: maggiore è la sofferenza, più puro diviene l'amore. Una volta riesce pregando per una suora a farla uscire del purgatorio. Ebbe delle difficoltà fisiche  causate dalla cattiva salute ma tutto veniva superato con l’aiuto del Signore , Anche nei tormenti più forti e più accesi la sua anima rimaneva pura. Suor Faustina passata da momenti di estrema felicità quali le apparizioni del Signore a momenti di enorme tormento . Questi tormenti erano in realtà prove mandate da Dio a dimostrazione che amava immensamente la santa. La Santa sperimenta così che Iddio non permette mai prove al di sopra di quello che possiamo sopportare. se manda all'anima grandi tribolazioni, la sostiene con una grazia ancora più grande, sebbene noi non la notiamo. Gesù  le dice in seguito :

“ Scrivi questo: prima di venire come Giudice giusto, vengo come Re di Misericordia. Prima che giunga il giorno della giustizia, sarà dato agli uomini questo segno in cielo: si spegnerà ogni luce in cielo e ci sarà una grande oscurità su tutta la terra. Allora apparirà in cielo il segno della Croce e dai fori, dove furono inchiodati i piedi e le mani del Salvatore, usciranno grandi luci che per qualche tempo illumineranno la terra. Ciò avverrà poco tempo prima dell'ultimo giorno”.O Sangue e Acqua, che scaturisti dal Cuore di Gesù, come sorgente di Misericordia per noi, confido in Te.
  A Wilmo l’apparizione di Gesù , i raggi che sgorgano dal cuore fu vista anche da una fanciulla che ne rimase molto emozionata, da un colloquio con Suor Faustina il Signore le dice:

Sono Re di Misericordia ,  Desidero che questa immagine venga esposta al pubblico la prima domenica dopo Pasqua. Tale domenica è la festa della Misericordia. Attraverso il Verbo Incarnato faccio conoscere l'abisso della Mia Misericordia

 Avvenne in modo mirabile! Come il Signore aveva chiesto, il primo tributo di venerazione per questa immagine da parte della folla ebbe luogo una prima domenica dopo Pasqua. Per tre giorni quest'immagine  fu esposta al pubblico e fu oggetto della pubblica venerazione. Era stata sistemata ad Ostra Brama su di una finestra in  alto, per questo era visibile da molto lontano. Ad Ostra Brama venne celebrato un triduo solenne a chiusura del Giubileo della Redenzione del Mondo, per il 19° centenario della Passione del Salvatore. Ora vedo che
l'opera della Redenzione è collegata con l'opera della Misericordia richiesta dal Signore. A causa di quest’opera Suor Faustina e il sacerdote vennero perseguitati ma il Signore li invita a non temere perché’ Il suo  sguardo è rivolto giorno e notte su loro e che verranno ricompensati perché’ attraverso quest’opera si salveranno tantissime anime.

Suor Faustina e’ stata uno strumento nelle mani di Dio fino ad adesso a solo poche pagine del suo Diario abbiamo visto lasciare la sua famiglia per amore del Signore,  salvare Anime del Purgatorio, salvare la patria, la citta’, grazie a Lei abbiamo una grande arma la Coroncina della Divina Misericordia e quante anime si sono salvate e si salveranno grazie alla sua obbedienza e alla preghiera. Ognuno di noi e’ chiamato nella nostra vocazione ad essere strumento nelle mani di Dio attraverso le stesse armi per poter portare a Dio il frutto a Lui gradito.
A noi il compito di  lasciarci inondare dal Suo amore.

Che cos’e’ il Voto? E’ una promessa volontaria fatta a Dio di eseguire un’azione piu’ perfetta, l’esecuzione da un comandamento ha doppio valore e merito ma la sua omissione e’ una doppia trasgressione e cattiveria perché’ al peccato contro il comandamento si aggiunge il peccato di sacrilegio, I voti hanno un valore immenso perché’ costituiscono il fondamento della vita religiosa approvata dalla Chiesa, in cui i membri s’impegnano a tendere alla perfezione uniti alla comunità religiosa mediante il voto di povertà,  castità e obbedienza alle regole. Tendere alla perfezione significa impegnarsi a raggiungere la perfezione del proprio stato ogni giorno. I voti religiosi perpetui sono vincolanti e solo il Santo Padre  puo’ dispensare da essi. I  voti semplici sono vincolanti annualmente e impongono l’obbligo per conseguire la virtu’ e la totale sottomissione ai Superiori ed alle regole rinunciando a tutti i diritti su di essa e sulle sue attività che dedica al servizio di Dio.

1.      Il voto di poverta’:  è una rinuncia a un oggetto , un bene  che abbiamo ceduto alla congregazione dopo la loro accettazione. Nel caso si infranga il voto di poverta’ infrangendo il 7 comandamento: non rubare il religioso deve restituire  l’oggetto alla congregazione. In pratica nella professione religiosa i gradi della povertà sono quattro. Non disporre di nulla senza dipendere dai superiori (stretta materia del voto). Evitare il superfluo, accontentarsi delle cose necessarie (costituisce virtù). Propendere volentieri per le cose più vili e ciò con soddisfazione interiore - come la cella, l'abbigliamento, il vitto, ecc. Gioire dell'indigenza

2.      Il voto di castita’: e’ la rinuncia al matrimonio e la rinuncia al 6  comandamento non commettere atti impuri e  il 9 non desiderare la donna d’altri. ogni pensiero cattivo è peccato, ma lo diviene quando alla riflessione dell'intelletto si unisce il compiacimento della volontà ed il consenso, Arrecano danno alla virtù la libertà dei sensi, la libertà della fantasia e la libertà dei sentimenti, la familiarità e le amicizie troppo tenere Quali sono i sistemi per conservare la virtù? R. Vincere le tentazioni interiori con la presenza di Dio ed inoltre lottando senza paura. Le tentazioni esterne. sono sette i metodi principali. Il primo è la custodia dei sensi, poi la fuga delle occasioni, evitare l'ozio, allontanare sollecitamente le tentazioni, evitare qualsiasi amicizia
specialmente quelle particolari, coltivare lo spirito di mortificazione, rivelare le tentazioni al confessore. Ci   sono inoltre cinque mezzi per conservare la virtù: l'umiltà, lo spirito di preghiera, l'osservanza della modestia, la fedeltà alla regola, una sincera devozione alla SS.ma Vergine Maria.

3.      obbedienza alle regole: Il religioso col voto di obbedienza s'impegna davanti a Dio ad ubbidire al legittimi superiori, in tutto ciò che gli comanderanno in forza della regola. Il voto di obbedienza rende il  religioso soggetto al superiore in virtù della regola per tutta la vita e in tutte le questioni.   Il religioso   commette peccato grave contro il voto, ogni volta che non ubbidisce ad un ordine dato  in virtù  dell'obbedienza o della regola. Si pecca gravemente quando si disprezza l'autorità o l'ordine  del  superiore.  Quali mancanze mettono in pericolo il voto?  I preconcetti e l'antipatia verso il superiore, la mormorazione e le critiche; l'infingardaggine e la trascuratezza.   Sant'Ignazio dà tre metodi che facilitano l'obbedienza: Vedere sempre Iddio nel superiore, chiunque egli sia. Giustificare dentro di sé l'ordine o l'opinione del superiore. Accettare ogni ordine
come se venisse dal Signore, senza discutere e senza pensarci su. Il mezzo generale
poi  e’ l’umilta’.  Niente è  difficile per l'umile. Signore,  infiamma  il mio amore per
Te, affinché fra le tempeste le  sofferenze e le prove, il mio spirito non venga meno.  Signore sono          debole. L’amore  puo’  tutto.

Tratto dal “LA MISERICORDIA DIVINA NELLA MIA ANIMA

Diario di Santa Sr. Faustina Kowalska

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